AD 1202
Costanza e Jericho interrogano Khadijah e Tommaso Brexiano, ma non ottengono nessun' altra informazione valida che li avvicini alla risoluzione del caso. Comnciano dunque a considerare di incolpare Khadijah per l' assassinio, per scagionare loro stessi.
Decidono comunque di far visita a Lanzo per essere sicuri di non aver tralasciato nulla. Il Ventrue non è disponibile, quindi i due antichi optano per il suo accompagnatore, Aimery. Quando si recano nelle stanze di Aimery, percepiscono il rumore di vetri infranti.
I due accorrono in loco, e notano una figura incappucciata che si getta fuori dala finestra già infranta. Per le strade di Venezia, Aimery è in fuga, seguito dalla misteriosa figura.
Jericho si lancia all' inseguimento, mentre Costanza usa un rituale per poter osservare attraverso gli occhi del suo compagno di disavventure.
Dopo un inseguimento per le strade e i canali di Venezia, Jericho riesce ad intercettare la figura incappucciata. Costui si rivela essere un assassino Assamita, a caccia di Setiti. L' uomo lascia intendere che anche Aimery è un Setita. Jericho non è molto impressionato, e procede a prendere a pugni l' assassino fino a portarlo in torpore. Aimery ringrazia Jericho per averlo salvato, e promette di testimoniare a suo favore e di mettere una buona parola con Lanzo.
La stessa notte, i due antichi consegnano l' assamita a Narses, insieme con il pugnale Setita una volta appartenente a Roland. Costanza e Jericho non sono interessati ad usare questo particolare contro Lanzo e i suoi, cio' che vogliono è emplicemente essere scagionati.
Durante una pubblica assemblea, Narses scagiona i due, e Lanzo offre le sue scuse. Tommaso Brexiano gongola nella sua vittoria, ma è una breve soddisfazione. Durante un incontro privato, Narses rivela ai due antichi la futilità dell' intera assemblea. I mortali hanno già deciso il corso che la Crociata dovrà prendere. Al fine di pagare gli ingenti debiti che hanno accumulato col Doge di Venezia, i Signori della Crociata faranno rotta su Zara, in Dalmatia, per annientare uno dei più temuti rivali dell' egemonia mercantile di Venezia.
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